sabato 22 dicembre 2007

Caro Babbo Natale,


Caro Babbo Natale,
quest'anno sono stata abbastanza buona. Prima di tutto non ho ucciso la mia collega stronza anche se più di una volta ne ho avuto la fortissima tentazione. Secondo, non ho nemmeno bucato le gomme ai vicini del piano di sopra per punirli di tutto il casino che fanno dalla mattina alle 6 alla sera a mezzanotte week-end e festivi inclusi.
Certo, ho urlato dietro a qualche imbranato al volante o a qualche vecchietta rincoglionita al supermercato, ma per questo mi sono già autopunita guardando tre puntate di "Porta a Porta" e due di "Matrix".
Caro Babbo, ti prego, non voglio televisori al plasma, palmari o borse di coccodrillo (ma se per caso te ne avanza qualcuno non farò la schizzinosa), per Natale ti chiedo di portare saggezza ai nostri politici, in modo che la smettano di pensare solo a se stessi ma comincino a fare il lavoro per cui li paghiamo. Porta qualche idea geniale ed innovativa a chi traccia i palinsesti rai e mediaset di modo che non ci propongano il "Grande Fratello 1245", la ventesima stagione di "Orgoglio" o "La nipote della cugina della cognata dell'amante del fratello di Elisa di Rivombrosa".
So che sono cose difficili, ma se potessi fare uno sforzo...
Ma la cosa più importante, ti prego porta felicità e serenità alla mia famiglia, ai miei amici "in carne ed ossa" e ai miei amici blogger, senza i quali le mie giornate sarebbero molto ma molto più noiose.
Grazie
Francesc@

P.S. TANTI AUGURI A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!

giovedì 20 dicembre 2007

Si abbattono i confini (e non solo metaforicamente)


Mancano poche ore alle celebrazioni ufficiali per l'entrata in area Schengen della Slovenia. Da alcuni giorni ai posti di blocco si sta lavorando alacremente per cancellare un lungo pezzo di storia. La Storia, quella con la S maiuscola è abbastanza nota ai più, quello che mi piacerebbe condividere con voi sono le mie storie legate a quei confini.
Quando ero bambina esisteva la Yugoslavia che per i triestini era "la Yugo". Al sabato si attraversava il confine con il lasciapassare (un documento rilasciato ai residenti che permetteva il transito attraverso valichi minori senza l'uso del passaporto) e si andava a fare la spesa. Si comprava principalmente la carne, che era buonissima e costava pochissimo. Nel supermecato dove andavamo noi vendevano delle gelatine alla frutta dai colori brillanti e ogni volta me ne facevo comprare una confezione. Poi si arrivava al confine, non prima di aver fatto il pieno di benzina alla "Petrol". Il finanziere sapeva benissimo che il bagagliaio era pieno di filetto, bistecche e salsiccie, ma faceva finta di niente e domandava "Niente da dichiarare"? E papà dichiarava mezzo chilo di carne (si..... dove...) e una bottiglia di grappa. Il finanziere era contento, papà era contento e io mi sentivo come nei film di spionaggio! Contrabbandiera di grappa alle prugne e salami. Altro che James Bond!
Di tanto in tanto si andava a pranzo o a cena in Yugo. In genere si mangiava pesce. Cinquemila lire per mangiare scampi,branzini, orate e quant'altro. E si faceva la passeggiata a Portorose o a Parenzo.
In compenso gli s'ciavi (termine spregiativo per definire gli yugoslavi, ma che è rimasto addosso anche a Sloveni, Croati, Serbi dei giorni nostri) venivano a Trieste con gli autobus o con le loro Yugo 45 o Zastava 101 e compravano jeans, maglie, cappotti che si mettevano addosso l'uno sull'altro per non rischiare il sequestro. Il sabato sera la zona vicino alla stazione delle corriere sembrava una discarica. Borse di plastica, scatoloni, scarpe e vestiti vecchi. E i commercianti triestini gongolavano.
Poi c'è stata la guerra e tutta la zona intorno al confine con l'Italia è diventata la Slovenia, seguita dalla Croazia. Ma per noi andare "di là" voleva sempre dire "andare in Yugo". Avevo 23 anni e per andare al mare a Rovigno o sull'Isola di Veglia si passavano ora due confini. Code interminabili, specialmente la sera.
E sempre meno acquirenti d'oltre confine a Trieste. Ora la Slovenia aveva i suoi Benetton, Sisley, etc.
Pian piano Slovenia e Croazia sono diventate mete turistiche a buon prezzo, troppo buono, tanto da far capire a Sloveni e Croati che i cari turisti italiani avrebbero pagato anche il doppio o il triplo e sarebbero stati contenti. E i prezzi sono saliti. E l'economia è decollata. E quella triestina si è trovata in difficoltà.
E le code al confine si sono ribaltate. Ora sono i triestini ad andare a fare la spesa a Capodistria. Qualcuno ha comprato casa sul carso Sloveno. Villette con i soldi con cui a Trieste avrebbero comprato un piccolo appartamento. "Tanto tra poco non ci sarà più nemmeno il confine".
Ora questo momento è arrivato. Stasera ci saranno le celebrazioni per l'abbattimento del confine. L'Europa di Schengen si allarga, merci e persone si muoveranno liberamente. Ma per me, andare a Capodistria o a Lubljana sarà sempre "andare in Yugo".

lunedì 17 dicembre 2007

Zitella malata


Ho la febbre, la tosse, il raffreddore, il rincoglionimento tipico che ti da la tachipirina, la dottora dice che è una bronchitella e mi ha messo sotto antibiotici. Che palle. Non ci voleva proprio. Questa settimana in ufficio ci sono un sacco di brindisi e festini. Speriamo che mi passi in due giorni. Tra l'altro fuori fa un freddo cane e soffia una bella bora forte. Ma la cosa peggiore è che devo comperare ancora un sacco di regali e quest'anno mi sono offerta di ospitare a casa mia i parenti per la cena della vigilia, il che vuol dire pulire la casa, riordinare e soprattutto cucinare per tutti. Santa Amoxicillina, vedi di fare il tuo dovere capito?

lunedì 10 dicembre 2007

Bullismo infantile


E' notizia di oggi di una intera classe di SECONDA ELEMENTARE che sta scioperando ad oltranza contro un bulletto che picchia gli altri compagni di classe. In seconda elementare si hanno otto anni. Non so se mi spiego. Otto anni. E non può che peggiorare.
Avendo un nipote e tanti figli di amici alle scuole medie, ho saputo cose agghiaccianti su questi ragazzini tra gli 11 e i 13 anni. Bambini derisi, picchiati, derubati. Atti vandalici a carico delle strutture scolastiche. Insegnanti ricattati. Spaccio di droga. DROGA a 12 anni. E filmini che comprovano tutto ciò messi su you tube o altri siti di video a celebrare il delirio di onnipotenza di questi bambini. Si, perchè a 12 anni si è dei bambini.
Certo anche quando ero ragazzina io c'erano i bulletti, ma si limitavano a rubarti la merenda di tanto in tanto... e poi c'erano gli insegnanti che avevano le palle e li mazziavano per bene. Gli insegnanti di oggi, oltre a essere dei pessimi professori, sono dei pessimi educatori, quando, addirittura non sono dei "diseducatori" che, assieme ai genitori dei bulli, sono i veri responsabili della rovina di questi ragazzini disgraziati.

giovedì 6 dicembre 2007

Zitella appagata


Ieri sera sono andata a vedere "Tap Dogs", uno spettacolo di tip tap. Bella m.... direte voi, damerini in frac che ballano su musiche di Sinatra. E invece no, belli miei! I Tap Dogs sono sei ballerini australiani che ballano vestiti in stile muratori o camionisti con stivali da lavoro ai piedi che per ottanta minuti si dimenano ballando il tip tap al suono di percussioni e musica spaccatimpani. Durante lo spettacolo usano funi, scale, addirittura la smerigliatrice, riempendo il teatro di scintille roventi, annaffiate poi da varie secchiate d'acqua. Il tutto a ritmo di tip tap. Uno spettacolo molto ma molto bello, travolgente, divertente e anche eccitante! Care amiche bloggers, un vero tripudio di testosterone! Vi confesso che sono uscita dal teatro molto .... appagata... e il prossimo che mi parla di ballerini classici in calzamaglia e conchiglia sentirà la mia profonda risata!

domenica 2 dicembre 2007

Grandi fratellini crescono


Ieri sono andata a vedere "Lezioni di Cioccolato" con Luca Argentero e Violante Placido. Ero abbastanza perplessa dall'accoppiata, ma un'amica di cui mi fido mi aveva detto che il film era carino. E difatti lo era. La storia è graziosa, uno di quei bei film dai buoni sentimenti ma che fa anche sorridere. La grossa sorpresa è stata quel Luca Argentero del Grande Fratello, che abbandonata la casa ha recitato in Carabinieri, fiction notoriamente di ALTISSIMO livello qualitativo.
Beh, il bel Luca, oltre che carino da morire, è anche piuttosto bravo. Abbandonata la monoespressione che aveva in Carabinieri, e con la regia di qualcuno un pelino più portato per il mestiere, ha impersonato il finto emigrato egiziano benissimo.
Se anche da voi oggi il tempo è un po' bigio, andate a vedere questo film, non ve ne pentirete.