
Nonostante io qui in questa sede mi lamenti spesso di questo e di quell'altro non posso assolutamente negare di essere una donna fortunata e privilegiata. Fortunata di essere nata in questa parte del mondo, in un periodo storico che ha permesso che la mia infanzia e la mia adolescenza fossero felici e serene. Privilegiata perchè non ho mai patito la fame (semmai il contrario!) e perchè ho sempre avuto un tetto sulla testa. Privilegiata perchè non mi sono mai dovuta difendere da attacchi aerei o da mine antiuomo e ancora fortunata perchè ho potuto avere un'istruzione che mi ha poi fatto ottenere un buon lavoro.
Putroppo nel mondo ci sono moltissimi bambini che non sono nè fortunati nè privilegiati che necessitano di tutto l'aiuto che noi possiamo dare per poter mangiare, combattere le malattie, avere un tetto sulla testa e l'accesso all'acqua potabile. Consapevole di tutto questo, tre anni fa ho deciso di aderire a uno dei tanti progetti di adozione a distanza. Una goccia nel mare, però da qualcosa bisogna iniziare no? Ho contattato un'associazione abbastanza nota e con testimonial importanti, confidando nella loro serietà e professionalità. Mi è stato "affidato" un bambino del Guatemala. Quando mi è arrivata a casa la foto e ho visto quegli occhioni mi si è stretto il cuore e ho pensato che quello che facevo era poco per me, ma tanto per lui. Ed è stato subito amore. Ho fatto vedere la foto a tutti, parenti, amici, colleghi, orgogliosa di essere la "mamma a distanza" di questo topolino bagnato. Ho appeso al muro i disegni che due volte all'anno ho ricevuto dall'associazione e ho letto con gioia dei suoi successi scolastici. Insomma, Lorenzo è entrato a far parte della mia vita e mi ha sempre dato gioia sapere che dall'altra parte del mondo c'era un bambino la cui esistenza era un po' meno difficile grazie a me.
Oggi ho ricevuto una lettera da questa associazione in cui mi si informava che la magistratura spagnola ha aperto un'inchiesta nei confronti della loro consociata iberica circa un'irregolarità nell'impiego dei fondi destinati ai progetti in Guatemala, Perù e Bolivia.
Per "rassicurarmi" sulla loro correttezza e onestà mi hanno comunicato
"... alla luce degli accadimenti in Spagna e in attesa di ogni necessario chiarimento, in via cautelativa e a tutela dei sostenitori italiani e delle popolazioni beneficiarie dei progetti, ogni trasferimento di fondi verso i tre paesi in accertamento è stato sospeso..." "... Per queste ragioni, xxx si è attivata per fare in modo che il suo sostegno possa essere destinato comunque ad altri progetti...". E il mio primo pensiero è stato: Ca...o! Non è che invece che aiutare Lorenzo ho foraggiato una manica di approfittatori spagnoli?
Ma quello che mi ha dato la mazzata finale è stato leggere "Nell'attesa di segnalarle un altro bambino, le sue prossime donazioni..." NELL'ATTESA DI SEGNALARLE UN ALTRO BAMBINO? Lorenzo è stato il MIO BAMBINO per tre anni, non può essere rimpiazzato come un tostapane in garanzia. E chi si prenderà cura di lui (e degli altri bambini di Guatemala, Perù e Bolivia)?
Sono molto amaregggiata da questa cosa. La foto di Lorenzo è lì dove è sempre stata in questi tre anni ma ora niente più ci lega se non il mio incondizionato e puro amore per un bambino che non ho mai conosciuto.
E' ovvio che non continuerò a sostenere questa associazione (di cui non ho scritto il nome ma.... ) ma il mio impegno per aiutare i bambini sfortunati nel mondo in qualche modo vuole continuare. Mi sto informando, sto parlando con molte persone e spero di trovare un'associazione seria da poter sostenere che non creda che un bambino valga l'altro.