lunedì 14 gennaio 2008

Adozione a distanza


Nonostante io qui in questa sede mi lamenti spesso di questo e di quell'altro non posso assolutamente negare di essere una donna fortunata e privilegiata. Fortunata di essere nata in questa parte del mondo, in un periodo storico che ha permesso che la mia infanzia e la mia adolescenza fossero felici e serene. Privilegiata perchè non ho mai patito la fame (semmai il contrario!) e perchè ho sempre avuto un tetto sulla testa. Privilegiata perchè non mi sono mai dovuta difendere da attacchi aerei o da mine antiuomo e ancora fortunata perchè ho potuto avere un'istruzione che mi ha poi fatto ottenere un buon lavoro.
Putroppo nel mondo ci sono moltissimi bambini che non sono nè fortunati nè privilegiati che necessitano di tutto l'aiuto che noi possiamo dare per poter mangiare, combattere le malattie, avere un tetto sulla testa e l'accesso all'acqua potabile. Consapevole di tutto questo, tre anni fa ho deciso di aderire a uno dei tanti progetti di adozione a distanza. Una goccia nel mare, però da qualcosa bisogna iniziare no? Ho contattato un'associazione abbastanza nota e con testimonial importanti, confidando nella loro serietà e professionalità. Mi è stato "affidato" un bambino del Guatemala. Quando mi è arrivata a casa la foto e ho visto quegli occhioni mi si è stretto il cuore e ho pensato che quello che facevo era poco per me, ma tanto per lui. Ed è stato subito amore. Ho fatto vedere la foto a tutti, parenti, amici, colleghi, orgogliosa di essere la "mamma a distanza" di questo topolino bagnato. Ho appeso al muro i disegni che due volte all'anno ho ricevuto dall'associazione e ho letto con gioia dei suoi successi scolastici. Insomma, Lorenzo è entrato a far parte della mia vita e mi ha sempre dato gioia sapere che dall'altra parte del mondo c'era un bambino la cui esistenza era un po' meno difficile grazie a me.
Oggi ho ricevuto una lettera da questa associazione in cui mi si informava che la magistratura spagnola ha aperto un'inchiesta nei confronti della loro consociata iberica circa un'irregolarità nell'impiego dei fondi destinati ai progetti in Guatemala, Perù e Bolivia.
Per "rassicurarmi" sulla loro correttezza e onestà mi hanno comunicato
"... alla luce degli accadimenti in Spagna e in attesa di ogni necessario chiarimento, in via cautelativa e a tutela dei sostenitori italiani e delle popolazioni beneficiarie dei progetti, ogni trasferimento di fondi verso i tre paesi in accertamento è stato sospeso..." "... Per queste ragioni, xxx si è attivata per fare in modo che il suo sostegno possa essere destinato comunque ad altri progetti...". E il mio primo pensiero è stato: Ca...o! Non è che invece che aiutare Lorenzo ho foraggiato una manica di approfittatori spagnoli?
Ma quello che mi ha dato la mazzata finale è stato leggere "Nell'attesa di segnalarle un altro bambino, le sue prossime donazioni..." NELL'ATTESA DI SEGNALARLE UN ALTRO BAMBINO? Lorenzo è stato il MIO BAMBINO per tre anni, non può essere rimpiazzato come un tostapane in garanzia. E chi si prenderà cura di lui (e degli altri bambini di Guatemala, Perù e Bolivia)?
Sono molto amaregggiata da questa cosa. La foto di Lorenzo è lì dove è sempre stata in questi tre anni ma ora niente più ci lega se non il mio incondizionato e puro amore per un bambino che non ho mai conosciuto.
E' ovvio che non continuerò a sostenere questa associazione (di cui non ho scritto il nome ma.... ) ma il mio impegno per aiutare i bambini sfortunati nel mondo in qualche modo vuole continuare. Mi sto informando, sto parlando con molte persone e spero di trovare un'associazione seria da poter sostenere che non creda che un bambino valga l'altro.

9 commenti:

Mavero ha detto...

Post di una sensibilità senza eguali, capisco il tuo rammarico e il tuo essere amareggiata da tutto questo.
Letto così sembra che il loro vero interesse sia l'incasso del contributo ... e qui mi fermo.
Se scopri qualcosa di interessante, postami pure tutto via mail ... magari ...
Un figlio è sempre un figlio, anche se non lo vedi e si trova dalla parte opposta del mondo.

Sara Sidle ha detto...

cuewbqMi dispiace molto per il tuo Lorenzo.
Onestamente, e non pensarmi cinica, ho sempre avuto poca fiducia in queste associazioni per l'adozione a distanza. Trovo ignobile speculare sull'amore verso i bimbi sfortunati..Fai benissimo comunque ad insistere per trovare serietà ed altri bambini che hanno bisogno di aiuto e tanto amore.
Bellissimo post.
Bacioni

Miss Dickinson ha detto...

Un post, questo, che mi ha commossa e amareggiata.
Il dubbio ce l'ho sempre avuto, ma francamente alla fine pensavo di essere un tantino malfidata. Non si può speculare su queste creature, pensavo, sicuramente i soldi che la gente invia arriveranno laddove sono stati destinati.
Invece no, invece anche qui ci sono i delinquenti che intascano e i bambini che continuano a patire.
Tu insisti Francesca, cerca di ottenere notizie del tuo Lorenzo e magari scrivi anche il nome di questa Associazione.
Ormai è tuo figlio, anche se non lo hai mai visto di persona e vive dall'altra parte del mondo.

Francesc@ ha detto...

Grazie per la solidarietà ragazzi. Come avete capito questa cosa mi ha toccato moltissimo.
Nel mio intimo continuo a voler credere che i contributi che ho versato siano andati veramente a Lorenzo e alla sua comunità.
Ora mi sto informando attraverso delle associazioni più piccole a cui si appoggiano amici e colleghi che sono anche andati in loco a vedere (a dire il vero sul sito di Turisti per Caso c'è la testimonianza di una coppia che è andata a trovare il bambino adottato con Intervita - la società in questione - in Guatemala).
Comunque sono cose che amareggiano. Si è parlato di moratoria sulla pena di morte, ma chi sfrutta i bambini, per qualsiasi scopo, beh secondo me andrebbe messo al rogo.

Mavero ha detto...

Francesc@ non saprei se è il tuo caso o meno, io mi sono attivato con la Ai.Bi. associazione amici dei bambini per valutare un affidamento ... se vuoi aggiornamenti o saperne di più, contattami tranquillamente via mail.
Ciao.
Mauro

Francesc@ ha detto...

Grazie Mauro,
l'affidamento forse per me in questo momento è un po' troppo impegnativo. Credo che se si va verso una scelta di questo genere il tempo da dedicare al bambino sia molto di più di quello che potrei dedicargli io. Ma se ci ripenso, ti contatterò sicuramente. Auguri a te e alla tua famiglia per questo bellissimo progetto!

Anonimo ha detto...

Mi spiace molto Fra! Anch'io avevo un fratellino africano e purtroppo è finita male: associazione cattolica salesiana chiusa per gli stessi motivi che hai indicato tu.

Quintin ha detto...

Non so perchè ma io non mi fiderei

Anto ha detto...

Ciao, mi chiamo Antonella, cercavo su internet un modo per aiutare di più e in maniera migliore i miei trenta bambini indiani e mi sono imbattuta in un tuo vecchio post. Quello che vi è successo non è giusto spero che in questi mesi si sia riparato qualcosa. Proprio perchè ritengo che quello che è accaduto a te è inaccettabile ho fondato un'associazione si chiama ABChildren Charity onlus e ti dico solo che come garanzia si possono visitare i bambini di persona. Per me e mio marito sono veri figli, non ne abbiamo altri. Vai sul sito se vuoi www.abchildren.org a presto
ciao Antonella